La kermesse si avvia al termine. Le giubilanti manifestazioni spirituali del gospel lasciano spazio alle sonorità sperimentali di Tempi di Cris
NUORO – Si avvia al termine la kermesse “AnimaNera Mediterranea”. Le giubilanti manifestazioni spirituali del gospel lasciano spazio alle sonorità sperimentali dei Tempi di Cris. Una diffusa e confortante sensazione si è propagata durante il primo concerto dedicato agli spiritual afroamericani interpretati dai veterani del genere, i Friendly Travelers di New Orleans. Il quartetto si è unito in un’insolita commistione culturale accompagnando i Tenore San Gavino di Oniferi martedì sera. Calorosamente accolti dal pubblico, i due gruppi si sono lasciati andare in affiatate manifestazioni esibendosi in pezzi celebri del loro repertorio e proponendo alcuni brani sempre graditi durante un momento di sentita spiritualità, mescolandosi tra i presenti ed inneggiando al Signore.
Sabato 27 dicembre, alle ore 21, Nuoro si risveglia, riscopre se stessa e la necessità di rilanciarsi lasciandosi alle spalle la recessione e le conseguenze estenuanti impostesi prepotentemente durante un lungo periodo di ristrettezze. È proprio in questo contesto che nascono i Tempi di Cris (Matteo Cara alle tastiere; Raffaele Mele alla chitarra elettrica; Mauro Dore al basso elettrico; Paolo Succu alla batteria; Cristian Orsini – Dj Cris – a Turntables, Scratch and Live electronics) in concerto al “Teatro Eliseo”. Cinque musicisti dai lunghi percorsi personali, ritrovatisi quasi per caso a suonare in una discoteca qualcosa che mescolava frammenti di idee musicali spalmandoli su un groove inarrestabile. Il tutto, prende inevitabilmente le mosse dal funk Anni Settanta e dal mare di artisti della black music di quel periodo: la frequentazione costante di questo repertorio, unita alla particolarità di quattro strumentisti tradizionali che suonano con un dj, permette ai Tempi di Cris di sezionare e rimescolare idee, temi ed improvvisazioni continuamente, invertendo i ruoli tradizionali dei vari strumentisti e rendendo l’esibizione del gruppo più simile ad un dj set, in cui frammenti e brandelli di tutto ciò che è passato per le orecchie del gruppo viene fuori inaspettatamente come in una lunga e tortuosa indagine sonora.
Il cerchio si chiude con un nuovo concerto del Cgj Collective, lunedì 29 dicembre alle 21, ad Orosei. Il laboratorio musicale nasce dall’idea del maestro Antonio Ciacca di coinvolgere i giovani musicisti della Sardegna e dare loro l’occasione di lavorare con un gruppo di insegnanti provenienti dagli Stati Uniti alla preparazione di un repertorio per Big Band o grande ensemble. Una performance che ha avuto il pregio di lasciare emergere le personalità esplosive di ognuno dei musicisti la cui formazione si è delineata maggiormente in una sessione di eventi che li ha visti indefessi e proiettati verso un futuro che preannuncia più ampie certezze. Il progetto Cgj Project va dunque avanti con una scelta di grandi brani jazz scelti tra le composizioni dei pilastri del genere tra cui spicca il pianista Duke Ellington.
Nella foto: i Friendly Travelers
FONTE:NUORONEWS